Il giardino che sussurra storie: un ruscello tra le spine
Tra cactus, ruscelli e farfalle di pietra.
L’acqua che scorre lenta e accarezza le rocce ha da sempre esercitato su di me un fascino profondo.
Non solo per la bellezza, ma per la vita che richiama e accoglie : piante, fiori, insetti, piccoli animali….Tutto si fa più vero attorno a lei.
Così, quando abbiamo deciso di ripristinare il “giardino dei cactus”, ho lanciato un’idea un pò fuori dagli schemi: creare un’oasi nel deserto.
Dopo mesi di scsvi e ricerche su come realizzare un mini-ecosistema autosufficiente, è nato lui: il laghetto.
Sul fondo vivono piante ossigenanti, ai bordi crescono menta acquatica, equiseto e- a breve – grandi ninfee gialle si apriranno come soli d’acqua.
Ma il vero incanto sono i pesci rossi, che ormai mi riconoscono. Mi riconoscono, nuotano verso di me, fiduciosi.
L’acqua sgorga da una giara in terracotta, un tempo un’acetiera, e scorre lungo un breve percorso fino alla vasca.
Un timer regola il flusso costante, che diventa sorgente di vita per uccelli e libellule.
A proteggere il ruscello c’è un guardiano antico. il tronco cavo di una Dracena Drago. E’ lì che da questa primavera hanno trovato casa degli elfi,( anche se loro ancora non lo sanno) aprendo porticine e finestrelle lungo la corteccia, collegandole con scale e pianerottoli in legno, costruiti con mani sapienti.
Un angolo sospeso tra realtà e fiaba.
E poi c’è una sorpresa che si rivela solo a chi guarda dall’alto, dalle nostre camere vista mare e giardino: una farfalla.
La testa è la giara.
Il corpo il ruscello che culmina nella vasca.
Le ali si aprono nelle aiuole a specchio, disegnate con pietra pomice marrone e brecciolino bianco.
E’ un segno .
Un invito a guardare meglio.
Perchè qui, anche tra le spine, la vita trova sempre il modo di fiorire.
Vuoi venire a scoprire la nostra piccola oasi nascosta?