Quando la casa si risveglia
Pensieri sparsi nel primo respiro della nuova stagione.
Ogni nuovo inizio di stagione porta con se tante aspettative e anche mille domande.
Quella che risuona di più riguarda la mia persona:
sarò in grado di sostenere questo compito, quello di accogliere ospiti nella mia grande casa gialla dai balconi candidi?
Una casa che offre a chi cerca, un “rifugio” dal quotidiano.
Dove il canto degli uccelli al mattino, il frinire delle cicale nelle ore più calde, e il rollio delle ruote .dei trolley sul vialetto, segnano l’inizio di un incontro.
C’è una danza che si compie ogni volta: la mia, verso chi arriva- con il desiderio di far sentire accolto e ascoltato- e quella dell’ospite, spesso stanco, magari provato da un viaggio lungo o complicato, che finalmente si avvicina.
Due mondi si sfiorano, si riconoscono.
a volte bastano pochi gesti. una chiave consegnata con discrezione, un sorriso accennato, un vaso di fiori posto sul tavolo.
E’innquei piccoli dettagli che comincia davvero l’ospitalità.
Non nella perfezione, ma nella presenza.
Nei mesi precedenti l’inizio della stagione turistica, anche la casa si prepara.
E’ come se si svegliasse da una lunga quiete, da un meritato riposo, e le venisse tolto un velo che la opacizzava.
Si riprendono i colori dell’affacciata- un bel giallo- e i balconi tornano candidi.
I prati vengono mietuti, nuovi fiori piantati nelle aiuole e lungo le bordure.
E quando gli ospiti disfano i bagagli, tornano a sventolare gli asciugamani variopinti da spiaggia.
la casa riprende a respirare!
Si sentono frasi in varie lingue, la sera si accendono le luci solari sotto i terrazzi….si crea atmosfera.
E poi c’è la luna.
E poi ci sono le stelle.
Ci sono profumi di menta e di rosmarino.
Al termine della vacanza, lunga o breve, ci si lascia- a volte anche con dispiacere- e ci si promette un ritorno.
Perchè ogni arrivo è anche un mio piccolo inizio.
Ed è questo che mi fa restare , anno dopo anno!